Alba

Deve già iniziare l'alba là fuori,
mi dicesti, e tutto il mondo nacque
dallo spiraglio di luce della finestra.
Non molto lontano sbiancavano le vie,
facevano curve, salivano
e scendevano, incerte e più reali
del bosco che le attorniava. Dalla terra
s'innalzava una nebbia che divenne
trasparente e lasciava che vedessimo
i fantasmi dei pini. I campanili,
le pareti delle case, i colli,
l'affanno di mille uccelli,
ogni cosa si riordinava sul vuoto,
nasceva senza sforzo
da questo zucchero filato di luce
dell'alba che tu mi dicevi. Il tuo corpo
e il tuo cuore e le tue parole
mi legavano al mondo.