LUMIE DI SICILIA n.142/57 settembre 2020 in questo numero:

Scontri di 30.08.2020

                 Come d'abitudine uno sguardo al nuovo numero
 

La copertina è dedicata al  tema della vendemmia, un rito settembrino celebrato in un’atmosfera di gaiezza autenticamente popolare non ancora “inquinata” dall’intervento della macchina.

Nella pagina del sommario un estratto da “Bibliografia delle edizioni palermitane antiche (BEPA) e due immagini della vendemmia di una volta in Sicilia.

Alle pagine 3/4  la professoressa Maria Nivea Zagarella ci offre una densa presentazione di Gianni Rodari, scrittore, pedagogista, giornalista e poeta, specializzato in letteratura per l'infanzia.

Nelle tre pagine  successive completiamo la pubblicazione  dei “mimi” di Vincenzo Adragna, che mette imparzialmente alla berlina la dabbenaggine di montesi e trapanesi.

A pagina 8  Giorgio Seropian, un serio professionista (“polentone”, come si definisce) riprende un poemetto degli anni liceali, di tono decisamente …goliardico (goliardìa d’altri tempi!), dedicato ad un argomento... non paludato.

Anche in questo numero non poteva mancare Marco Scalabrino (pag. 9/10) con un ricordo di Aldo Grienti, un altro protagonista del rinnovamento della poesia siciliana.

A pagina 11 Santo Forlì ci conduce alle cascate di Mistretta (ME).
La pagina successiva, sul tema dell’importanza economica delle tonnare in Sicilia nei secoli scorsi, è tratta da un saggio di Umberto Balistreri pubblicato su “Rassegna siciliana di storia e cultura” 2013.

La pagina 13, “Per non dimenticare”, rievoca la figura di Calogero Cangelosi, il sindacalista dei contadini ucciso dalla mafia.

Per la rubrica “I siciliani c’erano” , il ricordo di due medaglie d’oro della Resistenza: Giacomo di Crollalanza e Alfredo Di Dio (pag. 14).

Giovanna Caccialupi, a pag. 15, ci intrattiene sul termine “Facci i falia”, la disponibilità per convenienza.

A pagina 16 i tradizionali “vespi siciliani” e la poesia di Santo Calì "Cuntava stiddi e peni, peni e stiddi".

Concludono, con quattro pagine ciascuno, Antony Di Pietro e Adolfo Valguarnera con i loro ricordi siciliani accompagnati da sagge riflessioni.

 

Alle Lettrici e ai Lettori un cordiale saluto e …buona lettura.
 

Mario Gallo